INDIVIDUATI GLI AUTORI
DELL' INQUINAMENTO
Lo
scempio che ha martoriato la salute pubblica dei comuni di:
Grazzanise, Francolise, Cancello ed Arnone, Mondragone e quanti
erano limitrofi abitanti del canale Agnena finalmente avrà fine.
È
di ieri mattina 17/02/2016 la notizia.
Per
il reato di sversamento illecito di rifiuti (art 256 T.U.A.) sono
cinque gli indagati e due i sequestri preventivi che sono stati
eseguiti: la ditta "Distillerie Campane S.r.l." con sede
nel comune di Pastorano e un laboratorio per la lavorazione di
articoli di pelletteria del tutto privo di autorizzazioni ambientali.
Gli
accertamenti finalizzati a chiarire le cause dell'inquinamento del
Canale Agnena, hanno visto all'opera i Carabinieri di Grazzanise
guidati dal comandante De Santis, unitamente al NOE (Nucleo Operativo
Ecologico) di Caserta, coadiuvati per la parte tecnica dall'ARPAC
Caserta.
Le
denunce inviate a carico di ignoti, alla Procura della Repubblica di
Santa Maria Capua Vetere- sezione Reati Ambientali: dall'associazione A.I.L.P.S. Campania Onlus, Comitati Cittadini,
semplici cittadini dei comuni già innanzi menzionati e i partiti
politici, scesi in piazza a salvaguardia della salute pubblica, con
iniziative e manifestazioni di protesta, come ha fatto in particolare
il Comitato Senso Civico, hanno avuto giusta risposta.
La nostra
Associazione vuole esprimere a nome dei suoi soci, un sentito
ringraziamento ed immensa riconoscenza all'impegno dei militari della
Caserma dei Carabinieri di Grazzanise, alla cui guida è il
maresciallo De Santis. I risultati ottenuti dalle Forze
dell''Ordine, hanno pienamente ricompensato anche i sacrifici fatti
dalle G.A.V. (guardie ambientali volontarie) e Ittiche affidate alla
nostra Associazione dalla Provincia di Caserta. I mirati servizi di
controllo, i rilievi fotografici che da loro sono stati effettuati
lungo tutto il territorio del tratto del canale Agnena, sicuramente
hanno contribuito al giusto svolgimento delle indagini. Agli Enti,
Comune di Grazzanise e limitrofi, che pur sono stati a fianco delle
loro comunità, spetta il prosieguo dell'opera ed impegnarsi presso
chi di dovere per il ripristino dei luoghi.
Finalmente
le Cicogne Bianche, inquiline dei nidi di: Brezza e Cancello Ed
Arnone, potranno rifocillarsi con tutta tranquillità. Potranno
nutrirsi come è naturale e come hanno sempre fatto in buona parte
con la fauna ittica e anfibia del canale Agnena. Adesso potranno
farlo senza correre rischi per la salute propria e di quella della
prole. Questa ultima, lo scorso anno ne pagò un caro prezzo con la
morte di un cicognino (ormai pronto all'involo). Le amorose cure di
primo soccorso praticate dal nostro presidente regionale Franco
Villano presso il nostro circolo cacciatori "La Poiana"non
furono sufficienti a salvargli la vita. Purtroppo i sanitari dell'ASL
Veterinaria di Caserta, ne dovettero constatare la morte proprio
quando la Polizia Provinciale di Caserta si accingeva alla consegna
nelle loro mani.
Per
fortuna le Cicogne genitrici hanno resistito ai veleni del canale e
sono rimaste fedeli ai nidi di Brezza e Cancello Ed Arnone. Infatti
proprio l'altro ieri 16 Febbraio c. a., abbiamo notato e accolto con
viva soddisfazione, il ritorno di un maschio di Cicogna Bianca che
era appollaiato sul nido artificiale, sorretto dal supporto in
metallo da noi costruito e finanziariamente sostenuto.
Sarà
il caso ma questo 17 Febbraio (numerazione considerata talvolta
funesta) sta ricorrendo positivamente a favore delle nostre Cicogne
Bianche. Lo scorso anno, proprio di questo giorno,
fu installata
la piattaforma di supporto del nido artificiale sul traliccio
dell'alta tensione, dove esse avevano scelto e provato a costruire
con insuccesso il loro nido nell'anno 2014. Quest'anno sempre il 17
febbraio è arrivato il successo della giustizia che ha
stoppato gli irrispettosi dell'ambiente, del territorio che tanto
era piaciuto ai canditi pennuti.
Non
si comprende come mai dopo tanti lutti dovuti all'inquinamento,
alcuni ancora oggi non hanno capito che l'ambiente va rispettato e
che esso restituisce sempre in egual misura quanto gli è dato.
Alcuni scelgono di venerare il dio denaro e per esso sono
pronti a sacrificare tutti e tutto. Non riescono a comprendere che le
grinfie malefiche del cancro (frutto certo degli inquinamenti
ambientali), possono colpire anche loro ed i loro familiari e che il
denaro di cui illecitamente si sono appropriati, non li immunizza.
Peccato
però, che a volte chi è a pagarne le pene, per mano dell'uomo, sono
molto spesso bambini innocenti a cui è negata la vita e per colpe
non commesse.
Comunicato
Stampa A.I.L.P.S. Campania Onlus